Moltitudine
EMPATEMA
Via Burlamacchi, 6.
Focus SUD
Passi decisi sul pavimento di un androne affacciato su un cortile: uno studio la cui silhouette rievoca l’immagine di un “hortus conclusus” sottratto alla frenesia della quotidianità metropolitana.
Per alcuni è un punto d’inizio, per altri una fine o semplicemente “un punto e a capo” nella ricerca personale.
Lo spirito di Studi appare concretizzato ai massimi livelli: i tre amici Alberto Mugnaini, Corrado Levi e Yari Miele invitano ad esporre, in un ambiente raccolto, una moltitudine di artisti diversi per generazione e pensiero. Un circuito che si autoalimenta, un passaparola che annienta il concetto di selettività.
Dal momento della creazione a quello conclusivo della collocazione dell’opera, gli artisti vengono inconsciamente coinvolti in un processo che esalta il sentimento di collettività: Anna Stuart Tovini e Vincenzo Chiarandà ci permettono di partecipare a questo rituale di iniziazione.
L’opera viene consegnata al curatore diventando così il simbolo dell’unione dei due artisti nella vita e negli intenti, ma anche di un cerchio che si chiude, un tassello importante di un puzzle che lentamente prende forma: dopo due decenni, il progetto UnDo.Net si è infatti concluso.
Un’installazione di Marco Scifo, realizzata in collaborazione con alcuni studenti dell’Accademia di Brera, cattura l’attenzione: undici libri dialogano, in quanto veicolo di ispirazione, con oggetti quotidiani accuratamente sistemati su di essi. Tra questi, un pesce rosso che, girando incessantemente attorno al perimetro della boccia, diventa metafora del fruitore: in questa esperienza perso nel vortice di una moltitudine di volti, opere e suoni.
“Ogni lavoro ha un universo dietro” (Anna Stuart Tovini)
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