Armonia ed equilibrio

“In accumulo o in sospeso, ma in equilibrio”

Relazione con il contesto.

Relazione con uno spazio.

Relazione tra interno ed esterno, dialogo con la città, studio dell’illuminazione.

Parole chiave nella progettazione architettonica.

E di questo si tratta: un intervento architettonico, scenografico.

Imponente e leggero. Pieno e vuoto. Materiali nuovi e della tradizione. Tre elementi di base armonicamente relazionati. In un parola: equilibrio.

Un lavoro a sei mani, otto occhi. Tre artisti che portano la loro sensibilità e le loro differenti visioni. Lo sguardo di Rossella Moratto. Non si percepisce il distacco, la somma, ma l’unità. L’installazione rispecchia il lavorare insieme. Allestire e riallestire, provare e riprovare fino a raggiungere l’equilibrio e l’armonia.

Un lavoro di fusione che nasce dal confronto tra gli artisti. Scelte condivise e non imposte perché ogni artista libera li suo lavoro, non lo trattiene, lascia che sia l’altro a suggerire nuove idee.

E così la struttura modulare di Jokix (Fabrizio Longo) si riproduce, diventa una intelaiatura che accoglie i lavori di Eva Reguzzoni e di Gianluca Quaglia. Opere sapientemente inserite in perfetta armonia con l’intera struttura, non sovrapposte.

La centralità delle scultura di Gianluca Quaglia. Il nero del grafite che contrasta il bianco dello studio. La forma del cubo che richiama il modulo. Esce dal rigido schema della griglia. Si libera, si sgretola e lascia le tracce, combatte per occupare lo spazio. Testimonia con le sue impronte nere le fasi dell’allestimento, il dialogo degli artisti per arrivare alla forma scelta per la mostra.

La geometria delle architetture razionaliste e le forme rotonde di Eva Reguzzoni che con la loro morbidezza ci portano a una dimensione intima e familiare.

Le lastre in vetro e il nero della grafite.

La libertà del modulo e la rigidità della griglia.

La città e il gufo.

Mariangela Vitale