Studio LABO
Via Privata Vincenzo Gianferrari, 6, Milano, 20159 MI, Italia
Email: isabellanazzarri@live.it
Tredici modi di vivere e vedere il sesso. Pittura, scultura, video e audio per Capriole, collettiva curata da studio LABO, che mostra solo una parte dell’universo “sesso” in bilico tra eros, mito, pornografia e sentimento.
Thirteen ways of living and seeing sex. Painting, sculpture, video and sound art for Capriole, a collective exhibition curated by studio LABO that shows a part of universe of sex between eros, myth, pornography and feelings.
Artisti Partecipanti
Piero ½ Botta, Laura Bassan, Marco Campanella, Massimo Dalla Pola, Camilla Giachetta, Maria Chiara Lamperti, Daniele Maffeis, Isabella Nazzarri, Michael Rotondi, Sara Siami, Chiara Sorgato, Giulio Zanet
Descrizione estesa
Capriole
a cura di studio LABO
testo di Arianna Beretta
Piero ½ Botta, Laura Bassan, Marco Campanella, Massimo Dalla Pola, Camilla Giachetta, Maria Chiara Lamperti, Daniele Maffeis, Isabella Nazzarri, Michael Rotondi, Sara Siami, Chiara Sorgato, Giulio Zanet
7,4 miliardi di modi di vivere, vedere e interpretare il sesso, tanti quanti sono gli abitanti del nostro pianeta. Studio LABO per questa edizione 2017 di Studi Festival ha invitato, oltre ai cinque artisti che quotidianamente vivono nello studio laboratorio (Bassan, Lamperti, Nazzarri, Rotondi e Sorgato,) altri otto artisti.
Il tema proposto è stato il sesso, senza darne – volontariamente - ulteriori declinazioni e lasciando liberi gli artisti di esprimersi; i lavori presentati non hanno certo la pretesa di dare interpretazioni di sorta né di essere esaustivi, ma rappresentano la visione personale di ciascuno di loro.
E come per i media utilizzati, che sono diversi e vanno dall’audio al video, dall’installazione alla scultura e alla pittura, così anche le opere presentate differiscono tra loro per soggetti e oggetti, linguaggi e “sensibilità”.
Accanto a lavori che attingono direttamente dalla pornografia, come per Dalla Pola, Maffeis e Nazzarri e che restituiscono il sesso nudo e crudo, troviamo opere che lo suggeriscono e lo richiamano senza dichiararlo esplicitamente, andando a creare un momento di vertigine nella percezione, come avviene per ½ Botta, Campanella, Lamperti, Siami e Zanet.
Bassan, Giachetta, Rotondi e Sorgato riflettono sulla sessualità andando a indagare alcune pratiche sessuali o la percezione che oggi abbiamo della sessualità femminile o ancora le dinamiche relazionali sui social.
Una collettiva, ripetiamo, che non ha la pretesa di spiegare, ma che vuole offrire un momento di libertà, di ironia e di gioco, per riflettere su un aspetto fondamentale – e urgente - della nostra vita quotidiana.
Capriole
Curated by studio LABO
Text by Arianna Beretta
Piero ½Botta, Laura Bassan, Marco Campanella, Massimo Dalla Pola, Camilla Giachetta, Maria Chiara Lamperti, Daniele Maffeis, Isabella Nazzarri, Michael Rotondi, Sara Siami, Chiara Sorgato, Giulio Zanet
7.4 billion different ways of living, seeing and interpreting sex, as many as are human beings on our planet. In addition to the five artists that daily live in the studio (Bassan, Lamperti, Nazzarri, Rotondi and Sorgato), in the occasion of the 2017 edition of Studi Festival LABO has invited eight other artists.
The theme proposed is sex, with no any other constraint and with the aim of leaving free all the artists to express themselves. Works don’t have any claim to be exhaustive but represent a personal vision on the subject.
Media used by the artists are different, ranging from video and sound art, installations, sculpture and painting; correspondingly their works differ in subjects, objects, languages and “sensibility”.
Between works that take origin from the very pornography, as Dalla Pola’s, Maffeis’ and Nazzarri’s one and that explore the real naughty part of sex, is possible to see other works that suggest and talk about sex without declaring it explicitly and creating instead a sudden flash of confusion in our perception, as it happens in the works of ½ Botta, Campanella, Lamperti, Siami and Zanet.
Bassan, Giachetta, Rotondi e Sorgato reflect each one on sexuality, examining some sex practices, or the modern idea we have about female sexuality, or again the relational dynamics on social networks.
Again: a collective exhibition that doesn’t have any claim to explain, but that wants to offer a moment of freedom, irony, and game, to reflect on a fundamental and urgent aspect of our daily life.