Fondazione Guido Lodovico Luzzatto
Via Luigi Canova 7, Milano, MI, Italia
Email: viviana.pozzoli@unimi.it
Artisti Partecipanti
Alessandro Nassiri
Descrizione estesa
Dal 14 al 18 marzo, in occasione della terza edizione di Studi Festival, la Fondazione Guido Lodovico Luzzatto apre le proprie porte al pubblico sotto una vesta inedita, ospitando un progetto di Alessandro Nassiri Tabibzadeh (Milano, 1975) appositamente concepito in dialogo con gli spazi di via Canova 7.
Il lavoro è frutto di una residenza dell’artista in quella che – oggi sede della Fondazione – è stata dal 1920 al 1990 l’abitazione dello storico e critico dell’arte antifascista Guido Lodovico Luzzatto. Attraverso la memoria dei suoi interni e una serie di tracce di vita, di pensiero, di viaggi (opere d'arte, arredi, fotografie, lettere, manoscritti, libri), i suoi ambienti restituiscono la traiettoria umana e professionale della famiglia Luzzatto e di quella della borghesia intellettuale cosmopolita degli anni tra due guerre.
La riflessione dell’artista è scaturita a partire dalle suggestioni offerte dalla casa, luogo domestico il cui volto è rimasto sostanzialmente immutato nel tempo nella sua distintiva stratificazione di oggetti e documenti. Le sue stanze, pressoché sconosciute al pubblico, hanno inaspettatamente conservato pieghe e inflessioni del vissuto, in una sorta di archivio privato espanso. Nassiri ha lavorato per sottrazione, cercando di sfuggire alla grammatica dell’intervento installativo per esplorare gli elementi propri dello spazio in cui si è trovato ad agire.
La scelta si è da subito indirizzata, oltre le testimonianze paradigmatiche della vicenda luzzattiana, sui dettagli, gli scarti, gli spazi vuoti, sul ripetersi di espressioni e forme di una quotidianità percepita dai suoi protagonisti – tra ménage e rito – come un presente da tramandare. Lasciandone emergere il valore privato e, al contempo, quello legato alle relazioni familiari e collettive, l’artista ha selezionato alcune serie di materiali visivi e documentari reinterpretandole e presentandole in un percorso discreto che si snoda nei diversi ambienti della Fondazione.