Studio Alberto Aperto
Via Francesco Burlamacchi, 6, Milano, MI, Italia
Citofono: Alberto Mugnaini
Email: mugnainia@gmail.com
L’attenzione è concentrata su quegli artisti che si affacciarono sulla scena dell’arte italiana negli anni ’80 e che cercarono di fronteggiare le tematiche neoespressioniste allora dominanti, prendendo in esame sia i risultati più eclatanti sia opere circolanti in una dimensione più defilata.
This exhibition focuses on those artists who emerged in the Eighties and were facing a cultural landscape marked by the predominance of neo-expressionist trends, considering both the most important results sparkling in full evidence and works blinking under the surface.
Artisti Partecipanti
Stefano Arienti, Liliana Moro, Amedeo Martegani, Elisa Chierici, Vittoria Chierici, Massimo Kaufmann, Ivano Sossella, Premiata Ditta (Anna Stuart Tovini e Vincenzo Chiarandà), Luigi Stoisa, Antonio Catelani, Daniela De Lorenzo, Carlo Guaita, Vittorio Corsini, Umberto Cavenago, Vincenzo Cabiati, Alberto Mugnaini, Corrado Levi, Andrea Santarlasci, Gruppo di Piombino (Pino Modica, Stefano Fontana, Salvatore Falci), Marco Mazzucconi, Luigi Carboni, Mario Dellavedova, Cesare Pietroiusti, Alfredo Pirri, Marco Cingolani, Roberto Galeotti, Pierluigi Pusole, Mario Airó, Denis Santachiara, Cinzia Ruggieri, Luca Pancrazzi, Maurizio Cattelan, Maurizio Arcangeli, Cesare Viel, Cesare Fullone, Aldo Damioli, Domenico Nardone con Daniela De Dominicis, Luca Pancrazzi, Bruno Zanichelli,
Locandina
foto Cristina Fiorentini
foto Cristina Fiorentini
Descrizione estesa
Spunti per anni ‘80
Questo progetto espositivo intende concentrare l’attenzione sugli anni che videro emergere una generazione di artisti che si trovò a fronteggiare uno scenario dominato sul piano culturale dal citazionismo neoespressionista di cui la Transavanguardia fu il fenomeno preponderante, e sul piano sociale dal cosiddetto riflusso e dalla perdita del senso della storia. Furono anni, in Italia, di fermenti e di incertezze, all’indomani della caduta della prima repubblica, aggravati dalla crisi del mercato dell’arte; anni in cui i giovani che si affacciarono sulla scena artistica si trovarono a doversi reinventare una storia da cui ripartire, prima dell’arrivo della grande ondata di entusiasmo mediatico e mercantile che nel corso degli anni Novanta vide alcuni settori dell’arte contemporanea lievitare in un vortice finanziario internazionale senza precedenti.
Invitando ciascun artista a esporre un’opera riferibile al periodo suddetto come testimonianza di élan vital e di spirito di durata, questa rassegna si propone come un rendezvous che prende tanto i connotati di una festa tra amici quanto quelli di un un rinnovato confronto tra posizioni differenti, tra affinità elettive e occasionali antipatie, in una rivisitazione che ripesca l’ovvio inframettendovi l’ottuso, che rilancia i bagliori di ciò che era sulla cresta dell’onda ma affonda anche lo sguardo sull’intermittente baluginare di ciò che scorreva sotto la superficie. Invita a una sosta, a un rallentamento e a un gioco dalle regole cangianti, per rivivere attraverso un’occhiata sghemba le disparate sfaccettature di un’atmosfera fino ad ora non valutata in tutta la sua importanza, che nel suo corso ondivago ha altresì posto le basi per gli aspetti più convincenti e culturalmente vivaci dell’arte del terzo millennio.