Studio Basement
Via Massimo Gorki, 11, Milano, MI, Italia
Citofono: Basement
Email: andreamartinucci1@gmail.com
Nel teatro tutto è finto ma niente è falso.
Esiste oggi anche nel sistema delle arti contemporanee un discrimen tra reale e finto, vero e falso? Sei artisti si sono ritrovati ad indagare questa terra di mezzo, con tutte le intenzioni di confondere le idee piuttosto che chiarirle.
In the Theater everything is fake but nothing is false. There is also now in the system of contemporary art a distinction in between real and fake, true and false? Six artists came together to investigate this middle ground, with all the intentions to confuse rather than clarify them.
Artisti Partecipanti
Aggtelek, Annabelle Arlie, Billy Lidh, Andrea Martinucci, Giuseppe Mastromatteo, Maurizio Vicerè – Vice
Descrizione estesa
Welcome back Billy
Artists:
Aggtelek Duo (Barcellona, 1978-82)
Annabelle Arlie (Guèthary, 1986)
Billy Lidh (Canberra, 1999)
Andrea Martinucci (Roma, 1991)
Giuseppe Mastromatteo (Milano,1970)
Maurizio Vicerè – Vice (Pescara, 1985)
ENG
“Long live the Theater,
where it's all fake but nothing is false,
and this is true.
And you know from before, if is dyed Othello,
or he’s black ...
No actor wants you believe,
pushing hard intonation,
it's all true what you see.
He wants to show that it is a fiction.
If you have to die on stage
it is true that does not really die otherwise,
who would die so well?
Understand by yourself, really:
If he really dies
might not die every night!”
In the Theater everything is fake but nothing is false.
There is also now in the system of contemporary art a distinction in between real and fake, true and false? Six artists with differentes nationalities and ages came together to investigate this middle ground, with all the intentions to confuse rather than clarify them. Because art is so you know, does not generate judgments but tries ravenous new roads, made of questions to which no answer and which is self-sustaining.
ITA
“Viva il teatro,
dove è tutto finto ma niente c’è di falso,
e questo è vero.
E tu lo sai da prima, se si è tinto Otello,
oppure è nero…
Nessun attore vuole far credere,
spingendo forte sull’intonazione,
che è tutto vero quello che si vede.
Lui vuole far vedere che è una finzione.
Se gli tocca di morire sulle scene
è vero che non muore veramente altrimenti,
chi morirebbe così bene?
Capiscilo da te, fammi il piacere:
se morisse definitivamente
non potrebbe morire tutte le sere!”
Nel teatro tutto è finto ma niente è falso.
Esiste oggi anche nel sistema delle arti contemporanee un discrimen tra reale e finto, vero e falso? Sei artisti di nazionalità e età diverse, si sono ritrovati ad indagare questa terra di mezzo, con tutte le intenzioni di confondere le idee piuttosto che chiarirle. Perché l’arte è così si sa, non genera sentenze ma cerca famelica strade nuove, fatte di interrogativi ai quali non risponde e dei quali è essa stessa ad autoalimentarsi.