Matilde Solbiati presenta “Repulsion”- installazione di oggetti e immagini che esplora il concetto di desiderio a partire dall’etimologia della parola stessa: de-sidus letteralmente mancanza di stelle, e per la quale ha deciso di coinvolgere Riccardo Banfi con il progetto fotografico “I found myself in Guwahati” (2015) e Francesca Faccilongo Ulrich con il cortometraggio “Waterproof Mind” (2007).
L’ opera “Repulsion” prende spunto dalla struttura antropologica del desiderio umano visto come una sorta di sublimazione della falla ancestrale che ogni individuo conserva a livello inconscio, e muove una critica all’ economia capitalistica che di fatto ha sfruttato astutamente a suo favore la mancanza originaria insita nell’ uomo. Promuovendo il proliferare di oggetti che animano pseudo desideri, la dimensione consumistica capitalistica non ha a che fare con il desiderio ma con la sua estinzione.
Riccardo Banfi risponde a questa proposizione con una selezione di fotografie scattate a Guwahati (Assam, India), cittĂ  che conta circa un milione di abitanti e in cui la forte spinta all’occidentalizzazione si confonde con una quotidianitĂ  caotica e incontrollata. Questo particolare aspetto lo ha condotto a una esplorazione istintiva del territorio senza considerare alcun soggetto o espressione culturale specifica anche se alcuni leitmotif, come la natura seducente degli animali, momenti di festa e dettagli urbani spesso inosservati, ricorrono nella serie.
Francesca Faccilongo Ulrich esplora invece un flusso di coscienza in “Waterproof Mind”, un cortometraggio sperimentale dalla durata di tre minuti, girato in pellicola 16mm e montato attraverso l’utilizzo di una moviola Steenbeck.

Artisti:
Francesca Faccilongo Ulrich
Matilde Solbiati
Riccardo Banfi

via Arena 19 – Milano