Inside Out
Oltre, in uno spazio
Idea Copernico
Via Copernico 5, Milano.
FOCUS: MILANO NORD EST
L’ubiquità è la facoltà di essere presente in più luoghi nello stesso memento.
All’interno di un unico ambiente, Idea Copernico (Centro Diurno Disabili che dal 2016 accoglie esposizioni d’arte contemporanea) offre la possibilità di sperimentare questo ossimoro del tutto singolare.
Una stanza a porte chiuse si apre verso un altrove esperienziale grazie alle opere esposte alle pareti. I due artisti chiamati a raccogliere la sfida della mostra si sono concentrati sulle dinamiche sottese al concetto di chiusura, formulando ipotesi di connessione con il mondo esterno tramite poetiche differenti ma contigue.
Oltre in uno spazio #01 (2017) di Matteo Suffritti, sulla parete di fronte all’ingresso, mostra una gigantografia compromessa: la messa a fuoco è incentrata sul fuori scatto. Ci si trova immersi all’interno di un ritratto di famiglia davanti a uno sfondo iconografico riconoscibile (il Duomo di Milano) ma al tempo stesso fuori da ogni convenzione. Inserendo, infatti, una cornice vuota proprio sui volti, l’artista indaga “il non scelto”, “lo scartato”, con la volontà di travalicare la forma comunemente data dal supporto fotografico.
Analogamente sulle pareti laterali Fuori luogo (2017) di Daniela Ardiri traccia un percorso che coniuga il dentro e il fuori. Ci troviamo sempre nella stanza chiusa dell’esposizione ma siamo messi davanti a due possibili aperture. Sul lato sinistro un’edera costruita con fogli di carta sparsi, che si mescolano a scatti fotografici e scritte, frutto di una collaborazione dell’artista con gli ospiti del Centro; su quello destro un unico frammento degli stessi disegni sembra essere il seme che farà germogliare la pianta cartacea della parete opposta.
Siete disposti a rincorrere il Bianconiglio per perdervi, come Alice, nel Paese delle Meraviglie? Se non lo sapete, avete la chiave in tasca. A voi la scelta.
Giulia Zandò
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