IL FESTIVAL DELLE MOSTRE
NEGLI STUDI DEGLI ARTISTI

14/18 Marzo 2017 - Milano

Nella notte perpetua

Lo Spazio (T) Raum Sound Art si presenta in una “misteriosa” penombra che viene però rischiarata da piccole luci calde, come lumi di candela. L’atmosfera risulta così come una sospensione temporale, un ottundimento dei sensi, esattamente come quando ci immergiamo sott’acqua.

I suoni provenienti dal video di Valentina Furian “Into perpetual night, 2016” ne precedono la visione nel corridoio antistante la sala dov’è proiettato. Tali suggestioni sonore amplificano l’effetto di ovattamento e alienazione: rimbombi sordi, battiti grevi che ricordano l’isolamento, l’oscurità, il mistero dello stare sott’acqua. Come pioneristici ricercatori ci si trova immersi “Half Mile Down” (mille metri sott’acqua), che è anche il titolo di uno dei molti testi a cui la curatrice Valentina Lancinio e gli artisti si sono ispirati per costituire questa collettiva.

Ciò che lega le opere in mostra è il pathos, lo stupore della ricerca, che viene individuato nell’artista come nell’esploratore scientifico. Una passione che sembra richiamare quella dell’infanzia quando, ignari dei pericoli e presi dalla curiosità, tocchiamo tutto, la natura non fa paura e si è molto più sperimentatori che in età adulta.

Il manipolare del ricercatore è ben esemplificato dal video di Giovanni Giaretta “Untitled (Portrait study)”dove, in un’azione che non viene accompagnata da alcun tipo di audio, vediamo un entologo che mostra e dimostra come si muovano e siano fatte alcune specie di lepidotteri.

Domitilla Argentieri Federzoni

 

 

 

 

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