Preferisco non vedere lo spettacolo
Casa studio di Francesco Maluta e Serena Vestrucci
(via Giovanni Ventura 1)
15.03.2017
FOYER
Zona Milano est, lo spazio è una casa-studio su due livelli, al piano terra vengo accolto da Francesco, al primo da Serena. È subito chiaro il senso di Foyer (un ambiente volutamente familiare che precede il teatro o il cinema, dove le persone possono intrattenersi e discutere prima, durante e dopo lo spettacolo).
Cinque artisti di generazioni e nazioni differenti occupano con opere di dimensioni simili la parete che precede la scala per il primo piano. Mi affretto a salire la scala per vedere la performance, una ragazza sfoglia un libro con due mani, con la destra prende il foglio di destra e la sinistra il foglio sinistro, sono pagine del lavoro di 8 ORE di Serena Vestrucci, un libro composto da 64 stampe doppie, ogni tavola è formata da due fogli distinti che uniti creano un alimento. I performer sono due (Ambra Castagnetti e Diego Giannettoni) e si alternano ogni 30 minuti. L’artista mi spiega che disegna la parte destra dell’alimento con la mano destra e simultaneamente con la sinistra la parte sinistra, impiegando le stesse quattro ore per ogni foglio e accumulandole diventano otto.
Sarei rimasto ore a guardare i movimenti lenti della performer, peccato non ci fosse una sedia, avrei osservato girare pagina per pagina, come ipnotizzato da un mantra che libera dai pensieri.
Giro nella stanza, una piccola scultura bianca a mezza altezza appesa alla parete mi incuriosisce, si mimetizza perfettamente con il muro, è quasi impercettibile. Chiedo informazioni a Francesco, racconta di come Serena si sia interessata a creare una serie di sculture di nasi, parti mancanti delle maggior parti delle sculture ritrovate in giro per il mondo, la parte più fragile ed esposta del viso. Il naso è anche una delle parti principali che caratterizzano un viso.
Nell’aria si respira la tranquillità di quell’ambiente, le persone dialogano le une con le altre, si ha la sensazione di essere tra vecchi amici.
Luca Di Giamberardino
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