Segui il coniglioviola

Camminiamo. O dolce pavé. Compare una chiesa barocca lungo la strada. All’entrata invece dei soliti orari per le funzioni della domenica, c’é un grande cartello giallo. Studio Museo Francesco Messina. Superiamo la porta immaginando un’atmosfera che ha l’odore d’incenso, ma ad accoglierci c’é una ragazza che gentilmente ci porge un iPad, strumento necessario per la completa fruizione delle opere e della mostra. La luce soffusa ricorda un’atmosfera ecclesiastica di profonda spiritualità. Invece le luci puntuali illuminano le opere a parete, come fossero immagini sacre. Scene da Mille e una notte trovano la loro dimensione in cornici a volta ogivale. Attraverso queste finestre mistiche s’intravede un paesaggio che, grazie al dispositivo tecnologico postovi davanti, muta la sua forma. Prende vita. Ogni scena, apparentemente statica, grazie al tablet inizia a narrare la storia di Tino e le sue notti a Baghdad. Colori accesi, gioielli, animali e maschere, armi e lussuria. Light boxes ci trasportano lungo tutto ciò che rimane della navata. Ogni tanto veniamo distratte da un suono che sale dal taglio del lucernario, che apre la visuale della cripta sottostante. Completiamo la storia. Scendiamo le scalette e ci ritroviamo al piano di sotto. Dove una proiezione mostra un’intervista del duo artistico Coniglio e Raviola. Coniglioviola. Presenti nella sala intorno a noi, alcuni oggetti visti nelle opere animate. Scopriamo che la storia immaginata dal duo artistico é basata sul racconto di Else Lasker-Schüler del 1907 e che i due hanno deciso di interpretarla attraverso un caleidoscopio contemporaneo. Incuriosite dal sapore magico di queste narrazioni partiamo alla ricerca degli altri 5 siti in città dove sono state esposte altre cornici. 26 in tutto. consigliamo il sito www.tinobagdad.com per scoprire i luoghi e le animazioni del duo Coniglioviola.

3/12