Un terrazzo che ospita una moltitudine di specie
Speriamo non piova
Studio Arcangeli e Bonfiglio
Entriamo in un vecchio immobile dal aspetto modesto. Ci accoglie il portiere che ci accompagna all’ultimo piano e davanti a noi si apre un’ inaspettata e magnifica terrazza. Siamo dentro alla casa/studio dei coniugi Archegeli e Bonfiglio. È proprio nel loro terrazzo che la coppia ha valuto dare la possibilità a nove studenti dell’Accademia di Brera di esporre i propri lavori.
Il terrazzo in questione si presenta come un luogo abbastanza ampio ma carico della presenza di piante e fiori. Un luogo che ha costretto gli artisti ad adattarsi al limite strutturale dello spazio espositivo. Gli artisti sono Michele Bazzoli, Antonia Boschetti, Emanuele Caprioli, Stefano de Paolis, Agnese Galliotto, Riccardo Milanoesi, Martina Rota, Matteo Tonelli, Gregorio Vignola. I ragazzi hanno indagato attorno alla figura del nano da giardino attraverso molteplici e differenti format artistici. Il nano è una figura che, nella nostra cultura odierna, viene concepito come futile ornamento. Gli artisti sono riusciti invece a ripensare questa strana figura e a crearne attorno una narrazione più precisa che ha concesso al nano un valore differente dal comune.
Antonia Boschetti, ad esempio, crea un animazione di un minuto e mezzo che nella sua semplicità ci spiega come mai i nani non sono visibili ai nostri occhi, come effettivamente interagiscono con la natura e in che senso sono creature proficue ad essa. Gregorio Vignola invece ci pone davanti ad uno specchio sagomato attorno all’immagine del nano che ci proietta immediatamente tra mondo reale e mondo fittizio, quel mondo a cui effettivamente la figura del nano appartiene. Troviamo poi dei nani in contenitori di vetro e sotto soluzione, ormai in una sorta di decomposizione. Un lavoro di Stefano de Paolis che ci conduce in un mondo alchemico nel quale il nano assume un aspetto più magico e rinascimentale.
Milena Zanetti
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