Luce e pigmento
DIALOGOINCONTROLUCE
Studio di Lorenzo Mazza
Via Daniele Ranzoni, 4Fotografie di Giampietro Agostini, dipinti di Lorenzo Mazza
Quarto giorno di STUDI FESTIVAL…e incombe lo sciopero dei mezzi pubblici! Per fortuna non si è rivelato un grande problema. Il gruppo della scuola di curatori di Venezia chiamati a recensire gli eventi, sono riusciti a visitare ugualmente tutte le mostre. Ci sono dirette verso la zona di Milano ovest per l’evento Dialogoincontroluce presso lo studio di Lorenzo Mazza. Fermata metropolitana Amendola/De Angeli (una zona meravigliosa!) via Daniele Ranzoni.
Citofono 26.
“…Si?”
“Siamo qui per la mostra”
“Prego! Ingresso, infondo a sinistra!”.
Ci accoglie nel bellissimo studio sotterraneo Viola, figlia del proprietario che ci presenta gli artisti, i quali esordiscono con un “Occhio alla testa, il soffitto è basso!”. Infatti dove ora c’è lo studio, prima si trovava un ex magazzino affiancato ai canali di scolo, con le volte a botte e mattoni a vista.
Per l’occasione di STUDI Lorenzo Mazza voleva invitare qualcuno che avesse un attinenza con la sua produzione, anche rispetto a quella di trentanni prima. La scelta è ricaduta sul fotografo Giampietro Agostini. Anche se amici di lunga data, hanno scoperto solo negli ultimi anni l’assonanza che lega le loro ricerche artistiche. Pittura e fotografia sono certo due modi diversi di esprimersi, ma anche due realtà parallele che, in questo caso, si avvicinano grazie all’interesse comune verso la luce, la composizione e la simmetria delle forme. Ecco che un fotografo e un pittore si confrontano attraverso chiaroscuri, orizzonti e tematiche affini.
Il fotografo trentino Gianpiero Agostini, da sempre attento allo scenario del paesaggio industriale milanese, presenta alcune fotografie di grande formato realizzate col banco ottico e lastra in bromuro d’argento. Queste appartenenti alla serie di EX Fabrica, un lavoro dei primi anni duemila, col quale mostra immagini affascinanti e suggestive della città di Milano e dell’abbandono postindustriale di famose fabbriche milanesi come l’acciaieria “Falck” (Sesto San Giovanni) e l’area dismessa dell’azienda “Magneti Marelli” (scatti pubblicati anche nel catalogo Ex Fabrica. Edentità e mutamenti ai confini della metropoli edito per SilvanaEditoriale). Un’altra serie fotografica in esposizione è quella di Tracce, fotografie analogiche stampate su carta usomano che raccontano mondi orizzontali, rarefatti e quasi astratti di paesaggi naturali.
Tutte fotografie in stampa bianco e nero, dialogano perfettamente con la pittura materica ed informale di Lorenzo Mazza, tanto che i punti di vista, le ispirazioni o anche i soggetti di ognuno, possono addirittura confondersi.
Ma Mazza a quanto pare non è solo un pittore. Durante le ore passate nel suo studio, ci ha intrattenuto suonando le chitarre artigianali da lui stesso costruite con legno di scarto e altro materiale di riciclo, compresa quella vite e quella doga in avanzo della scatola dell’IKEA.
Anche la quarta visita è andata a buon fine.
Ora ci prepariamo all’ultimo grande giorno di STUDI FESTIVAL
Rossana
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